Come segnalato nel corso della riunione dell'11 settembre 2019, utilizziamo questa discussione per raccogliere informazioni riguardanti il Macrico, nonché per elaborare un piano d'azione continuativo al fine di difendere l'area da speculazioni politiche ed affaristiche, in primis mediante un cambio di destinazione d'uso a Zona F2 - Verde pubblico.
Pregresso
Gran parte della storia riguardante la vasta area militare dismessa al centro della città chiamata Macrico o Ma.C.Ri.Co. (acronimo di Magazzino/i Centrale/i Ricambio Mezzi corazzati) e oggi proprietà dell'I.S.D.C. (Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero), è descritta e riportata nel portale ufficiale del Comitato Macrico Verde, nonché sul precedente forum del Meetup.
L'interrogazione del 2014
Nel novembre 2014, la nostra Vilma Moronese, cittadina portavoce al Senato per il MoVimento 5 Stelle, deposita un'interrogazione parlamentare realizzata in concerto con il Comitato Macrico Verde ed il nostro Meetup, al fine di ribadire la posizione dei cittadini nei confronti dell'area che la vuole destinata ad area verde non edificabile (Zona F2), nonché denunciare il contestuale tentativo di speculazione promosso in quel periodo dall'allora ex Sindaco di Caserta, Pio del Gaudio, Confindustra Campania e il Dac (Ddistretto Aerospaziale Campania) per la costruzione di un Parco Urbano dell'Aerospaziale.
Il pasticcio del 2018
Da settembre 2018, una fazione indipendente di portavoce del casertano neoeletti in Parlamento nelle file del MoVimento 5 Stelle, identificata nel frontman Agostino Santillo e partecipata da Antonio del Monaco e Marianna Iorio, pianifica e realizza una serie di singoli incontri a porte chiuse con le parti coinvolte, iniziando dall'I.S.D.C., passando per il Sindaco Carlo Marino, il presidente della Provincia Giogio Magliocca, il Prefetto, l'Università Vanvitelli e Confindustria.
La parzialità del percorso, l'ambiguità delle dichiarazioni esternate, la totale estromissione del Comitato Macrico Verde, dei Meetup e della già espressa volontà cittadina, è stata subito causa di ovvie preoccupazioni, prese di distanza e ripetute smentite anche da parte degli stessi fautori, rischiando di mandare all'aria non solo la reputazione del MoVimento 5 Stelle nei confronti della vicenda, ma anche anni di battaglie cittadine.
Un'operazione maldestra che ha visto inoltre un estemporaneo sopralluogo di dubbia utilità ed a numero chiuso all'interno dell'aria.
L'incontro con il comitato
Questo luglio, al fine di chiarire ufficialmente la nostra posizione e del MoVimento 5 Stelle, nonché la nostra estraneità ai fatti accaduti, realizziamo un incontro con il comitato, partecipato da Vilma Moronese, precisando che si è trattato di errori commessi in autonomia dai tre portavoce, che non rispecchiano le volontà ed il modus operandi del MoVimento 5 Stelle.
Inoltre, al fine di rafforzare e dare continuità al lavoro svolto insieme, abbiamo concordato con il comitato di riproporre alla cittadinanza una nuova petizione comunale, più vincolante giuridicamente, promossa dal Comitato Macrico Verde e sottoscritta dalle realtà concordi, per richiedere la riassegnazione dell'area a Zona F2 - Verde pubblico ed impedire ogni presente e futura possibilità di speculazione.
La petizione
Come precisato nello stesso resoconto, la petizione è redatta collaborativamente servendoci della pagina wiki dedicata ed il testo sarà proposto al comitato in occasione di una prossima riunione e con loro ratificato.
A corredo della stesura allego alcuni documenti rilevanti come i vincoli apposti all'area, la prima petizione (in calce) e le Norme tecniche di attuazione del Piano Regolatore Generale della Città di Caserta che determinano la zonizzazione.
Precisazione
Nonostante la gravità di quanto accaduto, non si intende cadere nell'errore di catalizzare l'attenzione che la battaglia sul Macrico Verde merita sugli imprudenti protagonisti artefici della disavventura, qui riportata per completezza, che andrà si affrontata, ma non in questa discussione.
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